lunedì 14 marzo 2011

Vini per "meditare" ma non solo ...

Sono ricavati da uve mature, si chiamano così perchè vengono serviti a fine pasto. Ma sono molto apprezzati anche con i formaggi e il fegato d'oca, alla giusta temperatura e in base all'abbinamento.
Fin dall'antichità sono noti ed apprezzati per la possibilità di conservarli a lungo. Ne erano piene le stive delle navi dei mercanti che giravano nel Mediterraneo ed è proprio grazie a questi viaggi che si deve la diffusione delle uve moscato, introdotte in Italia dai coloni greci.
Da queste uve si ottiene un vino dolce e profumato che assume sfumature diverse a seconda della zona di produzione.
Il sapore fruttato e l'aroma muschiato ha conquistato nei secoli schiere di estimatori e ha dato un'immagine sensuale ai vini ottenuti da queste uve.
Si dice che anche Giacomo Casanova era solito offrire un bicchiere di vino dolce alle sue amanti, che rimanevano estasiate dal gusto e dal profumo fruttato di spezie e frutta secca.
Per tradizione i vini dolci sono serviti a fine pasto, per accompagnare i dessert, ma negli ultimi anni vengono sempre più proposti con formaggi stagionati ed erborinati, ed anche con il fegato d'oca, in un abbinamento che si rivela piacevolmente sorprendente per il contrasto.

Il Vinsanto è un grande classico, frutto di una tradizione centenaria. A seconda dei tipi di uve che si utilizzano e del periodo in cui vengono fatte appassire su stuoie o paglia, si ottengono diversi tipi di Vinsanto, che vanno dal secco al dolce.  Quello dolce è più indicato come vino da dessert e si consiglia di degustarlo dai 12 ai 18° C, mentre quello più secco è ideale per l'aperitivo e la temperatura di servizio si abbassa attorno ai 7-8° C.
Quindi ottimo compagno dei cantucci o in generale della pasticceria secca, ma anche degli antipasti o a fine pasto con formaggi erborinati, pecorini stagionati o con la frutta fresca.

Moscato Giallo del Trentino, dal colore giallo paglierino tendente al dorato. Il profumo è aromatico, intenso, con sentori fruttati e speziati, dal sapore morbido ed elegante. Inconfondibile.
Ideale come aperitivo, può essere abbinato anche a primi piatti come i tortelloni di zucca o i canederli, o come vino da dessert con pasticceria secca o krapfen. Va servito intorno ai 10-12° C.

Il Moscato dell'Oltrepò Pavese viene prodotto in più versioni: frizzante, spumante, liquoroso.
La sua caratteristica è la persistenza sia di profumo che di gusto. Va servito a 8° C per accompagnare dessert in genere e pasticceria fine.
A seguito dell'appassimento delle uve si ricava anche il Moscato Passito, dal colore giallo paglierino dorato, dall'aroma intenso e fragrante. E' ideale come vino da meditazione, ma si può servire anche con panettoni o pan di Spagna.

Il Passito di Pantelleria è un vino leggermente liquoroso, prodotto sull'isola di Pantelleria. Dolce e morbido, dal colore giallo dorato tendente all'ambra, con profumi di fichi secchi, miele ed erbe balsamiche che si trovano sull'isola.
Ideale da sorseggiare a fine pasto con pasticceria alle mandorle, pistacchi, noci. Si accompagna bene anche con formaggi a pasta dura, le crostate e i dessert al cioccolato, il gelato, i semifreddi. Può essere utilizzato anche per cucinare per regalare un profumo irresistibile.

Lo Zibibbo prende il nome da un vitigno siciliano, le viti vengono coltivate ad alberello, dentro buche nel terreno per ripararle dai venti intensi e le uve vengono fatte appassire al sole.
Il clima particolare e il terreno di origine vulcanica dell'isola danno a queste uve una dolcezza eccezionale, bouquet morbido, con sentori di albicocche fiori e miele d'acacia. Va servito a una temperatura di 10-12° C per accompagnare pasticceria secca, cassate, cannoli e dolci di ricotta. Ma si può servire anche con fegato d'oca e formaggi piccanti.

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