venerdì 4 marzo 2011

Sabato è festa !

pranzo: spaghetti cinesi saltati con verdure miste, spinaci al vapore con salsa agrodolce, mousse di frutta cotta alla cannella
cena : 150 gr di maiale con zenzero, 50 gr di pane azzimo, songino in insalata, macedonia di frutta tropicale al naturale

GLI SPINACI
Mineralizzanti, antianemici e nutrienti, gli spinaci erano l'ingrediente ideale per creare il mito della magica pozione trangugiata da Braccio di ferro. La loro fama di alimenti fortemente "energetici" legata al mito di Popeye, fu tuttavia ben presto messa in discussione dalla scoperta di una una sostanza antinutriente, chiamata acido ossalico, che limita fortemente la disponibilità dei minerali contenuti negli ortaggi a foglie verdi.Gli spinaci sono ricchissimi di ferro e ne detengono il primato fra gli ortaggi. Purtroppo, però, pur essendo così abbondante, il 95% del ferro contenuto negli spinaci è inutilizzabile come nutriente, proprio per la presenza dell'acido ossalico. Facendo un po' di conti, alla faccia dei vegetariani più accaniti, si scopre che per assimilare l'equivalente in ferro fornito da 100 g di carne, occorre consumare più di un kg di spinaci. Gli ossalati sono inoltre nocivi nelle forme reumatiche e sono controindicati anche per chi soffre di calcoli renali (a meno che non vengano associati ad un'abbondante assunzione di liquidi), osteoporosi o per chi deve guarire da una frattura ossea (l'acido ossalico limita fortemente anche l'assorbimento di calcio). Anche se ricchi di acido ossalico, gli spinaci rappresentano una buona fonte di vitamina C, carotenoidi, acido folico, clorofilla e luteina. L'insieme di questi micronutrienti ne esalta le proprietà antiossidanti, rendendoli un alimento particolarmente utile per la salute degli occhi, per chi soffre di aterosclerosi, per le gestanti e per l'azione protettiva nei confronti delle patologie coronariche . Per evitare di disperdere il loro prezioso carico di micronutrienti nell'acqua di cottura, si consiglia di consumarli crudi o cotti in poca acqua bollente. Qualche goccia di succo di limone aumenterà invece la disponibilità del ferro contenuto negli spinaci.

LE ZUCCHINE

La pianta che produce le zucchine è originaria dell'America centro-meridionalee ne esistono tante varietà , tutte sono facilmente deperibili e che si conservano per poco tempo.
Le zucchine sono ormai reperibili sul mercato tutto l'anno anche se sono un prodotto dell'orto tipico della tarda primavera e dell'estate. Con le serre e l'importazione da altri continenti il problema è stato superato. Conviene però gustarle nella loro stagione perchè più complete dal punto di vista nutrizionale, più buone e naturalmente più convenienti. Le zucchine forniscono poche calorie e inoltre hanno uno scarto limitato se sono giovani e non grosse. Inoltre non hanno grassi. Il loro sapore è abbastanza neutro e non si sovrappone a quello di nessun altro alimento. Al giorno d'oggi se ne sta riscoprendo l'uso da sole; l'importante è saperle cuocere nella maniera corretta (mai a lungo) e arricchirle con le giuste erbe aromatiche. In questo modo si possono sfruttare a nostro vantaggio i loro principi nutritivi e gustarle pienamente.Le zucchine infatti sono buone fonti di potassio, di vitamina E, di carotenoidi, di vitamina C e di acido folico. Sia la vitamina C quanto l'acido folico sono molto sensibili al calore; pertanto bisogna cuocere questi ortaggi nel modo giusto. L'ideale sarebbe il loro consumo a crudo. Scegliete sempre zucchine ben sode, con buccia tesa e lucida, dando preferenza in particolare a quelle piccole e sottili che hanno il vantaggio di non contenere semi. Non devono presentare ammaccature a devono avere una leggera peluria. Le zucchine hanno quindi un'azione altamente lassativa, antinfiammatoria, diuretica e disintossicante.
I PEPERONI
Il peperone è originario dell'America del Sud (Brasile), ma ha fatto la sua comparsa sulle tavole europee quando venne importato in Spagna verso la metà del 1500; poi arrivò in Italia, e solo nel 1700 in Ungheria, una delle principali produttrici di paprika, spezia ottenuta da particolari varietà di peperoni, che vengono fatti essiccare, ridotti in polvere e mescolati con farina di frumento. Inizialmente verde, ma a completa maturazione dei semi assume una colorazione gialla o rossa; nella polpa, nei semi tondi e schiacciati, ma anche nella placenta (la parte bianca all’interno) del frutto si trova la "capsicina" che conferisce il caratteristico sapore piccante a questo ortaggio.
Il
peperone è una pianta che produce tantissime varietà di frutti con caratteristiche molto diverse tra loro, ma in linea di massima, si può distinguere tra peperoni piccanti (o peperoncini) e peperoni dolci. Quando si acquistano i peperoni devono avere il picciolo ben attaccato, teso e turgido, devono essere lucidi, sodi al tatto, con la pelle ben tesa e privi di ammaccature; in più ricordate: se sono ben maturi risulteranno dolciastri, se immaturi e verdi saranno piuttosto asprigni ma ugualmente apprezzati. Si possono conservare in frigorifero per 4-5 giorni nel cassetto delle verdure. Il peperone può essere mangiato crudo nelle insalate, in pinzimonio o nella bagna caoda, tipico piatto piemontese a base di acciughe dove vengono intinte verdure ed altro ancora.
Il
peperone viene usato in preparazioni come la peperonata, arrostito sulla brace, viene fatto ripieno, fritto con patate e melanzane, o nella caponata.
Nel
peperone le sostanze più indigeste sono contenute nella buccia, quindi, per chi non lo tollera, è meglio arrostire i peperoni sulla griglia ed eliminare totalmente la buccia e consumare la sola polpa condita con olio e sale.
In base alla preparazione, bisognerà optare per una varietà o un’altra di
peperone: per una peperonata andranno bene tutte le varietà, se si vorranno arrostire sarà meglio scegliere quelli grossi e carnosi; per friggerli saranno ideali i "friarelli dolci", mentre quelli tondeggianti
saranno ideali per essere farciti.
La caratteristica principale del peperone è il suo elevato contenuto di vitamina C, e contiene anche vitamina A; è decisamente poco calorico, poiché è costituito per oltre il 90% da acqua, e il che lo rende adatto alle diete dimagranti.
Le varietà dolci
sono generalmente quelle preferite dai consumatori, per la migliore digeribilità e appetibilità.
Le varietà piccanti sono più ricche di vitamine delle altre, tanto che raggiungono valori 300 volte maggiori di ciascuno degli altri ortaggi coltivati, inoltre hanno un tenore medio di acido ascorbico altissimo, e sono sconsigliate a chi soffre di ulcera o iperacidità gastrica e ai bambini; però, per la presenza di carotenoidi (contro i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare) e sali minerali, hanno il pregio di stimolare la vitalità dei tessuti e di attivare il circolo venoso e capillare prevenendo le malattie vascolari.

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