lunedì 28 febbraio 2011

Involtini Primavera

Gli Involtini Primavera sono uno dei piatti che troviamo al ristorante cinese e certamente sono tra le pietanze dei menu che riscontrano i maggiori consensi. Questo antipasto, composto da rotolini di pasta ripiena, riscuote successo per il suo gusto delicato e per la doppia sensazione croccante e morbida al tempo stesso che offre al palato. Le sfoglie di carta di riso si possono comprare già fatte nei negozi specializzati; hanno una forma tonda e le stesse dimensioni di un piatto liscio.
In alternativa, si possono impastare 200 g. di farina con 100 ml. d'acqua e ½ uovo sbattuto; si lavora dieci minuti sul piano da lavoro infarinato fino ad ottenere una pasta elastica; si stende in una sfoglia molto sottile e se ne ricavano 12 rettangoli di 15x20 cm. Oppure potete usare anche la
pasta fillo che troverete già pronta nei supermercati.
Questa ricetta per gli involtini primavera è completamente vegetariana.
Dosi per 6 involtini: 12 sfoglie di carta di riso oppure pasta fillo, uno spicchio d'aglio, un quarto di cipolla, 100 g. di cavolo cinese (o verza), 100 gr di carote, 100 gr di germogli di soia, un peperoncino, sale e olio per friggere

Fare imbiondire in una padella con un po' d'olio l'aglio intero, il peperoncino e la cipolla precedentemente tritata, unite quindi il cavolo cinese (o la verza) tagliata a listarelle sottili, la carota tagliata a filetti, i germogli di soia ed il sale; cuocere le verdure piuttosto al dente e togliere quindi lo spicchio d'aglio ed il peperoncino.
Prendete le sfoglie di
carta di riso ed immergerle per un secondo appena (altrimenti poi si romperebbero) in un recipiente grande abbastanza da contenerle riempito d'acqua tiepida: questo serve ad ammorbidirle affinchè si possano poi ripiegare (se usate la pasta fillo non è necessario questo procedimento). Appoggiate due sfoglie, una sopra l'altra, sul piano da lavoro, mettete al centro un pugno di ripieno delle verdure precedentemente preparate e procedete al confezionamento degli involtini piegando prima una metà del disco verso il centro coprendo il ripieno, quindi ripiegarvi sopra la meta' opposta ed infine rotolare in modo abbastanza stretto nel senso della lunghezza così da ottenere l'involtino con il ripieno ben chiuso al suo interno.
Friggete gli
involtini
in abbondante olio caldo e serviteli accompagnati dalla salsa di soia oppure dalla tipica salsa agrodolce cinese.

Invece in questa ricetta per gli
involtini primavera il ripieno è un mix di carne, verdure cotte e crude, e quindi potremmo dire che in linea di principio è un alimento completo.
Per il ripieno: 200 gr. di pollo o maiale, 50 gr. di germogli di soia sgocciolati, 50 gr. di verza, 1 porro,1 carota, amido di mais, zucchero, salsa di soia, sake (ma anche un cucchiaio di grappa diluita in un cucchiaio d`acqua), olio per friggere.
Tagliate la carne, la carota e la verza in striscioline di uguale dimensione, infarinate la carne nell`amido di mais e soffriggetela in poco olio assieme alle verdure, incorporate due cucchiai di salsa di soia, due di sake e mezzo cucchiaino di zucchero. Quando evaporeranno i liquidi unite il porro e i germogli di soia tritati, mescolate e spegnere il fuoco. Prendete la carta di riso o la pasta fillo, mettete un po` del ripieno al centro, ripiegateli nella classica forma dell`involtino e friggeteli nell'olio bollente. Un trucco perché non vi si aprano durante la frittura è quello di usare come collante per i bordi dell`involtino una miscela di acqua e farina con cui bloccare i lembi prima della frittura.

Ricetta per i Falafel

E' un piatto tipico arabo costituito da polpette di fave o ceci tritati con cipolla, aglio e coriandolo
Ingredienti: 2 spicchi di aglio, gr 300 di ceci, 1 cipolla piccola, 2 cucchiai di coriandolo e 2 cucchiai di cumino, ½ cucchiaino di lievito in polvere, olio, sale, pepe e 2 cucchiai di prezzemolo

Per prima cosa immergete i ceci secchi in acqua per almeno 4 ore fino a che si saranno ammorbiditi.
Mettete i ceci, la cipolla, l'aglio, il prezzemolo , il cumino, il coriandolo, il lievito, sale e pepe in un mixer e tritate il tutto fino ad ottenere un composto morbido ed omogeneo che lascerete riposare per almeno 20 minuti.
A questo punto, possiamo preparare i nostri falafel: prendete una noce del composto ottenuto e fate una pallina che schiaccerete leggermente con il palmo della mano.
Preparate tutti i falafel e lasciateli riposare in frigo per circa 60 minuti affinchè mantengano la forma che gli avete dato, senza sfaldarsi.
Fate scaldare l'olio in una padella fonda e friggete i falafel fino a doratura, quindi serviteli ancora caldi .
Al posto dei ceci secchi, potete utilizzare anche quelli freschi ricordandovi che questi ultimi non vanno tenuti in ammollo nell'acqua.
Per quanto riguarda la frittura dei falafel, questa può essere effettuata anche mediante una friggitrice e non necessariamente in padella.
Quando non riuscite a formare le polpette perché il composto risulta troppo liquido e non compatto, potete aggiungere un pò di farina.

Proseguendo .....

MARTEDI'

pranzo: lattuga in insalata con 30 gr di tofu, 3 falafel, 1 mela
cena: 2 involtini primavera con peperoni, zucchine, carote cucinate nel wok e insaporite con salsa al rafano (oppure wasabi) 1 fetta di pane azzimo


LA LATTUGA
Il nome lattuga fu dato ad alcune piante che secernono un succo lattiginoso (lattice) dagli antichi abitanti d'Italia.
Fin dall'antichità erano conosciuti molti tipi di lattuga: a tutti venivano riconosciute proprietà calmanti, rinfrescanti e stimolanti dell'appetito.
Insieme alle cicorie, la lattuga costituisce la maggior parte delle insalate in commercio
Questo ortaggio è un ottimo rimineralizzante, visto il suo contenuto di fosforo, calcio, potassio, rame, sodio e ferro, in più contiene buone quantità di vimina B, C, acido folico e betacarotene. Un'altro uso che se ne può fare è contro la tosse per i suoi effetti carminativi, una qualità insolita è quella di controllare l'eccitazione sessuale, ecco spiegato perché nell'antichità la usavano gli eunuchi. Comunque è una pianta che dovrebbe far parte giornalmente della nostra alimentazione, perché ci rinfresca e aiuta a depurarci, inoltre per chi è obeso o ha bisogno di dimagrire mangiando un bel piatto di lattuga prima dei pasti ci consente di sentirci sazi prima senza aver assunto quasi nessuna caloria.
La lattuga è un alimento che per il 95% è composto d'acqua, quindi è molto rinfrescante, un'altra qualità insolita che ha è di essere sedativa, inoltre calma sia lo spirito che il corpo, perché rallenta il metabolismo, quindi è indicata per chi è nervoso, instabile, iracondo, iperattivo e ansioso.
IL CREN O RAFANO
Il cren o rafano è una radice che cresce spontanea sia in pianura che in montagna a bassa quota
Meno conosciuta di altri condimenti, la salsa di Cren è in realtà una ricetta presente da tempo nella tradizione culinaria di varie regioni italiane e rimane, per gli estimatori dei sapori forti e decisi, uno dei migliori accompagnamenti per bolliti e arrosti in genere. E’ preparata con diverse varianti a seconda delle regioni, ed è presente in particolar modo nella cucina Veneta, Piemontese, Trentina, Friulana e nell’Emilia Romagna. Conosciuta e utilizzata anche all’estero (Austria, Ungheria, ecc..), accompagna egregiamente il bollito, il roast-beaf, le carni alla griglia, il pesce e le uova.
Se volete preparare la salsa di rafano, lavate e sbucciate la radice di rafano. Grattugiatela molto fine in una ciotola e amalgamatela bene con aceto, sale e olio. Questa salsa deve riposare al fresco prima di essere servita. Chi lo desidera può sbizzarrirsi con qualche variante, aggiungendo ad esempio una mela renetta acerba grattugiata. Si tratta di una salsa a freddo, molto piccante, conosciuta anche come 'cren'.

IL PANE AZZIMO

Il pane azzimo è stato per molto tempo l'unico conosciuto dall'umanità. Si preparava con farina integrale, e si cuoceva mettendo l'impasto su pietre arroventate o cenere calda. In seguito la preparazione del pane si evolse fino a produrre le numerose varietà di pane conosciute, grazie all'invenzione dei forni, alla scoperta del lievito, all'estrazione della farina, e anche all'aggiunta di altre sostanze come olio, burro, spezie, ecc. Tuttavia molti continuano a preparare il pane azzimo sia per motivi di praticità, essendo il pane azzimo più facile da preparare, che per motivi religiosi e dietetici. Il pane azzimo è pertanto utilizzato come pane tradizionale in molte località, anche in Italia; viene utilizzato inoltre nei casi in cui occorra un tipo di pane che si debba conservare per lunghi periodi di tempo.
L'uso del pane azzimo è importante nella religione ebraica e in quella cristiana. Gli ebrei mangiano pane azzimo durante la settimana pasquale, celebrata in ricordo dell'uscita del popolo israelita dall'Egitto. Alcune confessioni religiose cristiane, in particolare la Chiesa Cattolica utilizzano per l'eucarestia un particolare tipo di pane azzimo di forma circolare, l'ostia.
È il pane della purezza, preparato unicamente con farina di frumento e acqua, senza lievito e sale, considerati ingredienti impuri che intaccherebbero l’integrità del cibo da offrire al Signore per il periodo delle feste pasquali.
L'
azzimo
diventa il pane dei fuggitivi, il cibo della memoria, dalla lunga conservazione.
Questo alimento appartiene alla storia dei cibi poveri del mondo, ogni paese ha il suo pane non lievitato: il “chapati”, tipico pane indiano, le “cachapas” originarie del Venezuela, le “tortillas” messicane, in Cina si possono trovare le “crepes cinesi”, in Grecia la “maza”, in Egitto lo “hori” pane bianco, in Marocco il “begherir” e sembrerebbe che anche l’italianissima piadina derivi dal
pane azzimo ebraico.
IL TOFU
Il tofu (o formaggio di soia) è un alimento molto diffuso in Cina e in Giappone e ottenuto dalla cagliatura del latte di soia e dalla successiva pressatura in forme.
La caratteristica predominante del tofu è sicuramente il suo alto valore proteico; apporta le stesse quantità di proteine della carne o dell’uovo ma di migliore qualità: proteine vegetali e 10 aminoacidi essenziali. Per questo motivo il tofu è spesso associato alla dieta vegetariana o vegana, per l’apporto di proteine non animali. Oltre alle proteine, il tofu, ha importanti quantità di calcio nella sua composizione; circa il 20% in più del latte di mucca. Inoltre è ricco di minerali e in special modo: potassio, ferro e fosforo.
Il tofu è un alimento con pochissime calorie e per questo motivo è un cibo ottimale per essere integrato in una dieta; possiamo dire che 100g di tofu contengono dalle 70 alle 130 calorie; oltre al basso indice calorico, il tofu contiene pochi grassi e soprattutto: non grassi saturi.
Recenti studi hanno dimostrato che il tofu è l’alimento ideale per una dieta che porti alla riduzione di colesterolo e della pressione arteriosa.
Quindi il tofu è un’eccellente fonte di proteine vegetali, un alimento poco calorico, un alimento dal sapore neutro e che può essere usato sia dolce che salato per esaltare il sapore degli altri ingredienti, privo di colesterolo e , anzi, aiuta a riudurlo, ricco di lecitina: utile per ridurre i livelli di colesterolo e amica della memoria, una buona sorgente di calcio e altri minerali (potassio, fosforo e ferro), ricco di sostanze simili agli estrogeni utili per attenuare i sintomi della menopausa.
Contribuisce a ridurre il rischio e l'incidenza di patologie cardiovascolari. Il suo elevato contenuto in sostanze antiossidanti è inoltre utile alla prevenzione di molti tipi di tumore.
E' chiaro che questo prodotto è solo in grado di curare i sintomi, mentre per ogni disagio fisico bisognerebbe mettere in luce le vere cause, spesso nascoste negli atteggiamenti e nelle emozioni di cui abitualmente siamo succubi.
Per esempio, una persona con colesterolo alto, potrebbe chiedersi: “perché continuo a pensare che gli altri non mi amano, se proprio io non sono in grado di amarmi?”. Amare se stessi significa proteggere se stessi – così come si farebbe con un neonato – e significa darsi libertà. Libertà di poter essere se stessi, libertà di poter sbagliare o di poter realizzare se stessi, qualsiasi cosa ciò possa significare.
Il tofu è un alimento che si può preparare da soli in casa, ma è possibile acquistarlo in tutti i negozi che vendono cibo naturale e alimenti cinesi e giapponesi
Generalmente il
tofu non va mangiato crudo, ma si consuma dopo averlo sottoposto a qualche tipo di cottura. Potete tagliarlo a pezzetti e saltarlo nel wok o in una padella antiaderente, senza nessun condimento. Il tofu va solo leggermente scaldato e appena comincerà a formare una crosticina croccante potete toglierlo dal fuoco. Il tofu
è conosciuto in oriente come calmante degli appetiti sessuali, perciò un tempo veniva servito ogni giorno nei monasteri.
Il
tofu ha anche delle proprietà curative: in caso di febbre, se volete abbassarla senza ricorrere ai medicinali, potete applicare delle fettine di tofu
asciugate direttamente sulla fronte e poi cambiarle di tanto in tanto.
Un impiastro di
tofu – ottenuto strizzando via l’acqua da un pezzetto di tofu e amalgamandolo a un po’ di farina e di zenzero grattugiato – applicato direttamente su una slogatura o un rigonfiamento porta velocemente a sfiammare la parte del corpo interessata.

domenica 27 febbraio 2011

Cous cous vegetariano

COUS COUS VEGETARIANO

Una ricetta perfetta sia per un pranzo o per una cena in famiglia, ma ideale anche nel caso in cui si attendano ospiti!
Facile nella sua preparazione ed abbastanza veloce da preparare, ecco gli ingredienti necessari per 4 persone:
300 grammi di cous cous precotto, 1 peperone rosso, 1 peperone verde, 2 zucchine, 150 gr di piselli, 1 cipolla, 1 spicchio d’aglio, 2 pomodori ramati, 1 cucchiaio di curry, olio extravergine d’oliva, prezzemolo, 1 foglia di alloro, semi di coriandolo, sale e pepe.
Tagliare a metà i peperoni, eliminare i piccioli, i semi e le parti bianche, quindi tagliare a falde, lavare dentro e fuori, asciugare e tagliare a cubetti. Sbucciare e tagliare finemente la cipolla, lavare i i pomodori, tagliarli a metà eliminando i semi e l’acqua vegetale, quindi tagliarli a cubetti; porre quindi a fuoco medio basso la cipolla, facendola appassire in padella con poco olio; pulire e lavare il prezzemolo tritandolo finemente, aggiungerlo alla cipolla e di seguito l’aglio, la foglia d’alloro e girando con l’aiuto di un mestolo di legno far cuocere per 10 – 15 minuti. Aggiungere le zucchine ed i peperoni, amalgamando il tutto ed aggiungendo in ultimo il curry; aggiungete i piselli ed abbassando la fiamma, cuocere per altri 15 – 20 minuti; Aggiungete a metà cottura i pomodori, i semi di coriandolo e regolare a piacere di sale.
Mentre prosegue la cottura bollite in una casseruola 300 millilitri d’acqua con un filo d’olio ed un pizzico di sale; al momento dell’ebollizione, fuori dal fuoco, versare il cous cous nell’acqua bollente mescolando con un cucchiaio; coprire la casseruola e lasciare riposare 10 minuti, durante i quali, l’acqua verrà assorbita, con un conseguente rigonfiamento; trascorso il tempo di posa, separare i granelli di cous cous, con l’aiuto di una forchetta ed eliminare eventuali grumi; condire in ultimo il cous cous con un filo d’olio; servire in un piatto da portata, accanto all’intingolo di verdure. Vi consiglio di servire il piatto in tavola ancora tiepido, per gustare appieno il gusto ed i sapori di ogni alimento. Potete accompagnare il piatto con un tè verde.


Ed eccovi qualche informazione sul COUS COUS

Cous (o cuscus) probabilmente nasce con i «berberi», il popolo autoctono delle montagne e delle valli del Nordafrica. Con i cereali che coltivavano (frumento, orzo, miglio e sorgo) preparavano delle pappe con acqua o latte. Il cous cous, chiamato dalle popolazioni berbere in diversi modi (sekso, kskso, kuskus, kuski, ecc.), rappresenta uno sviluppo dell'arte culinaria dei berberi, e nei secoli si è affermato come elemento caratteristico delle abitudini alimentari magrebine e di gran parte dei popoli del Nord Africa.
Nella classifica mondiale dei cibi più consumati al mondo, risulta essere al quarto posto.
I chicchi di cous cous sono fatti con il frumento duro (quello con cui si prepara la pasta) macinato grossolanamente. A seconda della pezzatura dei chicchi si distingue in cous cous grosso (adatto per le farciture), medio e fine (quest'ultimo viene utilizzato soprattutto per produrre dolci).
Un tempo la semola veniva aspersa d'acqua e lavorata con le mani per farne pallottoline, le quali venivano asperse di semola asciutta per tenerle separate e poi passate al setaccio. Le pallottoline troppo piccole per costituire i chicchi di cous cous passavano attraverso il setaccio e nuovamente asperse di semola asciutta e lavorate a mano. Tutto questo processo continuava fino a che tutta la semola non era stata trasformata nei minuscoli chicchi di cous cous, che venivano poi seccati al sole.
Il cous cous veniva cotto a vapore due o tre volte nelle couscoussiere, pentole che consentono di cuocere nella parte bassa il condimento (a base di verdure, carne, pesce, ecc.) e nella parte alta il cous cous, che viene cotto con i vapori aromatici del condimento sottostante.
Oggi la produzione di cous cous è in gran parte meccanizzata.
Il cous cous che si trova in vendita nei supermercati occidentali è solitamente un prodotto industriale precotto, ossia passato al vapore una prima volta e poi essicato. In questo modo si ha un cous cous rapido e facile da preparare nel giro di pochi minuti: per consumarlo, è sufficiente reidratarlo con acqua o brodo bollente e lasciarlo riposare.
Le qualità nutrizionali del cous cous sono identiche a quelle del frumento. La differenza riguarda solamente la quantità di acqua assorbita durante la fase di cottura, che nel cous cous, a differenza che nel frumento in chicchi o nella pasta, può variare notevolmente a seconda delle preferenze personali. Questo fattore è importante anche perchè la quantità di acqua assorbita modifica l'indice di sazietà del piatto.

Ed eccoci a lunedì

pranzo: 60 gr di cous cous vegetariano con zucchine, peperoni, piselli; lattuga e pomodori in insalata, 1 mela
cena: 150 gr di gamberi, peperoni, zucchine e carote cucinate nel wok (o una pentola antiaderente) e servite con salsa di soia, 2 fette di ananas al naturale


Troverete nel prossimo post la ricetta per il cous cous vegetariano, comunque tutte le ricette della settimana sono di facile realizzazione e potete usare gli ingredienti come più vi piace: alla griglia, al forno, lessati, in padella o crudi.
Vi racconto qualcosa dei prodotti che utilizzeremo. Ci sarà un pò storia e poi qualche informazione per il nostro benessere e anche qualche altra notizia.

I POMODORI
Il pomodoro é una pianta originaria dell'America Latina, Il pomodoro può avere forma tonda, appiattita, ovale o allungata a seconda della varietà che sono molte
Il pomodoro , pur essendo entrato a far parte della cucina italiana relativamente tardi rispetto ad altri alimenti, ha conquistato una posizione di tutto rispetto nella nostra alimentazione essendo l'emblema di piatti tipici e caratteristici come la pizza.
Viene utilizzato quindi come elemento principale in molti sughi, a pezzetti o in passata, ma anche nelle insalate e nei secondi piatti. Si consiglia di consumare sempre pomodori maturi poichè quelli acerbi contengono delle sostanza che favoriscono la formazione di calcoli.
Per combattere l'invecchiamento, niente è più efficace del pomodoro , l'antiossidante per eccellenza. Secondo molti esperti non esiste farmaco efficace contro i radicali liberi come lo è il pomodoro; si può quindi affermare che un pomodoro, ricco di betacarotene, licopene e vitamina è più efficace, contro l'invecchiamento, di qualunque medicina.
Sapevate che il pomodoro ha grandi proprietà afrodisiache? Gli inglesi sono letteralmente impazziti per acquistare i Kumato, pomodori neri dalle virtù afrodisiache. Frutti ricchi di vitamina C e di antiossidanti che non fanno ingrassare e sembrano avere benefici effetti sull’attività sessuale.
Una curiosità per i salutisti : la vitamina C, per niente abbondante, si concentra tutta nella sostanza gelatinosa che circonda i semi quindi, in particolar modo nelle insalate, non scartate i semi!!!

I PISELLI
I piselli fanno parte del grande raggruppamento delle Leguminose, si ipotizza che provengano dall’Asia: ebbero infatti grande diffusione in India, passarono poi in Cina e di qui in Europa verso il 1600.
Oggi vengono coltivati oltre 250 tipi di piselli. Esistono inoltre, varietà di piselli da sgranare, destinati ad essere consumati senza baccello, e varietà chiamate mangiatutto, come il fagiolino e le taccole.
I piselli, come gli altri legumi, sono stati alla base dell'alimentazione di molte popolazioni, diffusi grazie al loro alto valore nutritivo che li hanno fatti entrare nella dieta alimentare dei ceti più poveri grazie anche alla possibilità di una prolungata conservazione mediante la disidratazione.
I piselli tra i legumi, sono quelli meno calorici. Contengono una discreta quantità di vitamine A e C, ma anche B1, B2 e PP, potassio, calcio, magnesio, fosforo. Questi legumi sono energetici e nutrienti e aiutano a ridurre il colesterolo.
Data la minore concentrazione di amido rispetto ad altri legumi, risultano piu' digeribili , inoltre, contenendo pochi lipidi trovano impiego anche nelle diete ipocaloriche.

LE CAROTE
Le carote contengono componenti con attività estrogenica, soprattutto il beta carotene che, come tutti i fitoestrogeni, è una sostanza simile agli ormoni femminili. Questa proprietà è confermata dall'uso tradizionale della carota come stimolatore del latte materno - agisce infatti sul seno promuovendo lo sviluppo delle ghiandole mammarie.
Questa comune verdura utilizzata per preparare salse ed insaporire pietanze, contiene diversi principi attivi tra cui il carotene sostanza trasformata dal nostro organismo in vitamina A.
Il Beta Carotene (Vitamina A) è necessario per la corretta crescita e riparazione dei tessuti corporei; aiuta a mantenere pelle liscia e morbida e sana; aiuta a proteggere le mucose della bocca, del naso, della gola e dei polmoni, riducendo così la suscettibilità alle infezioni; protegge contro gli agenti inquinanti; contrasta la cecità notturna e la vista debole, ed è quindi fondamentale per una buona vista; e aiuta nella formazione di ossa e denti.
I cibi ricchi di Beta Carotene aiutano a ridurre i rischi di tumore ai polmoni ( soprattuto nei fumatori che 'bruciano' letteralmente molta vitamina A) e certi cancri della cavità orale. A differenza della Vitamina A estratta dall'olio di fegato di pesce, il Beta Carotene non è tossico.
Una alimentazione ricca di grassi, il lavoro davanti al computer o con luce artificiale, l'inquinamento, il fumo di sigaretta ed altri fattori, contribuiscono a provocare un aumentato bisogno di vitamina A e betacarotene. Lo stesso discorso vale per le persone che passano molto tempo davanti al televisore.
Una carenza di Beta Carotene può risultare in diminuzione della visione notturna, aumentata suscettibilità alle infezioni, pelle secca e squamosa, perdita dell'appetito e dell'olfatto, stanchezza frequente, assenza di lacrimazione, denti difettosi, e ritardata crescita delle gengive.
La carota contiene anche un altro antiossidante, il Glutatione e contiene inoltre vitamine del gruppo B, PP, D ed E oltre ad altri principi utili. Per tale motivo la carota è un vegetale importante per quanti abbisognano di un apporto vitaminico, come bambini, anziani, convalescenti. Grazie all'elevato contenuto di vitamine e minerali, la carota aumenta le difese dell'organismo e le capacità di resistenza alle malattie infettive.
Questa radice è anche indicata per combattere le affezioni polmonari e gastro-duodenali, nell'insufficienza epato-biliare e nelle dermatosi.
Inoltre, previene l'invecchiamento grazie alla sua azione antiossidante che contrasta gli effetti nocivi dei radicali liberi; stimola il flusso mestruale se scarso, stimola la produzione di succhi gastrici e aiuta la digestione, tonifica il fegato e ne rigenera le cellule. Regola i livelli di colesterolo. Agisce sul fegato e sui sistemi di disintossicazione grazie alla sua abilità di stimolare la produzione di urina e l'eliminazione di tossine e scorie attraverso l'urina, tonifica i reni, purifica il sangue, aiuta a innalzare il livello di emoglobina, è un regolatore intestinale, cotta, svolge un'azione lenitiva nei confronti dell'apparato digerente e regolarizza le funzioni intestinali.
La carota è sempre stata considerata fin dall'antichità una dei rimedi naturali per le malattie della pelle. Infatti la vitamina A ed il betacarotene, di cui la carota è ricchissima, si possono ritenere, a buon diritto, le vitamine per la pelle. La pelle secca, con impurità, la maggiore insorgenza di acne, la difficoltà di abbronzatura, l'insorgenza di eritema solare, la precoce insorgenza di rughe, possono dipendere in buona parte da un insufficiente apporto di questa vitamina.
La polpa si utilizza per curare dermatiti, eczema, sfoghi cutanei, rughe e per sanare piaghe, scottature, foruncoli, dermatosi e screpolature della pelle, benefica per le zone della pelle che sono regolarmente esposte al sole e tendono a screpolarsi. Aiuta a riparare il tessuto cutaneo e aiuta nel trattamento di pelli secche e screpolate.
La radice fresca, finemente triturata, si può utilizzare come maschera di bellezza per nutrire il viso.
Il succo di carota è un grande equilibratore della flora intestinale e trova impiego nelle infezioni e tossinfezioni di questo organo , nelle convalescenze, dopo un'assunzione prolungata di antibiotici o farmaci chimici . Inoltre è un potente rimineralizzante. Per queste due proprietà (eubiotico intestinale e mineralizzante) trova impiego in modo particolare nelle diarree, dove, oltre a fenomeni tossinfettivi, sono anche presenti intolleranze alimentari. In tali casi è utilissimo impiegare il succo di carota insieme con un digiuno di un giorno o più, sino a completo recupero della funzionalità intestinale.
E' ricco di vitamina A e determina, se assunto intensivamente, un colorito bruno-rossastro della pelle, che può sembrare un'abbronzatura.
Si dice che il consumo di succo di carota equivalga ad una cura di giovinezza.

I GAMBERI
Il gambero è un crostaceo, ha una lunghezza compresa, normalmente, tra i 7 ed i 20 cm (al di sotto dei 10 cm viene denominato “gamberetto”) ed è ricoperto da una corazza non troppo robusta di colore rosso-arancione.
I gamberi possono essere suddivisi in varietà considerando il loro habitat.
Ci sono quindi i gamberi di fiume, che vivono in acque dolci ed hanno un aspetto molto simile a quello delle aragoste.
I gamberi di mare si distinguono da quelli di fiume sia per la morfologia che per le dimensioni.
Il gambero di mare ha dimensioni maggiori rispetto a quello di fiume ed ha chele più poderose, una più grande con lo scopo di rompere, l'altra più minuta utile al gambero per afferrare le prede.
I gamberi sono animali che si adattano alle situazioni climatiche più difficili e possono avere dei periodi di letargo.

Con il termine gamberetto si intende invece un sottogruppo dei gamberi che si differenziano da questi per le loro dimensioni inferiori.
Inoltre a differenza dei gamberi, i gamberetti non hanno le chele e sono lievemente schiacciati lateralmente; possono essere sia di mare che di fiume.
Quando li acquistate bisogna prestare particolare attenzione alla corazza di gamberi e gamberetti: non deve presentare, infatti, macchie scure e non si deve separare con troppa facilità dalla carne, perché vorrebbe dire che il prodotto è poco fresco; positivo è invece che il corpo sia rigido e sodo.
Evitare infine di acquistare gamberi che odorino di ammoniaca, considerando che il loro odore naturale è molto delicato.
I gamberi e i gamberetti sono molto delicati: vanno quindi consumati il prima possibile. Li si può conservare in frigorifero in sacchetti alimentari o pellicola trasparente, per non più di un giorno.
Fondamentale: in qualsiasi caso sono da evitare cotture lunghe, perché altrimenti la carne diventerà asciutta e dura.
Formati prevalentemente d'acqua, gamberi e gamberetti, contengono un apporto proteico consistente; il gambero è altresì ricco di fosforo, potassio, sodio e vitamine, specie la A e la D, ha un contenuto limitato di colesterolo, mentre il gamberetto ne contiene ben il doppio!
I due crostacei differiscono indicativamente nei valori nutrizionali: il gamberetto infatti non contiene affatto vitamina A, ha poco potassio ed è invece ricchissimo di sodio: ne contiene 7 volte tanto i gamberi.

L'ANANAS
L'ananas è una pianta esotica originaria dell'America tropicale ed ha proprietà terapeutiche e dimagranti bruciagrassi.
La bromelina contenuta nell'ananas ha un'azione antinfiammatoria, decongestiona le mucose in caso di flogosi acuta catarrale, antitrombotica, antiaggregante piastrinica, modulante la coagulazione. Facilita la digestione delle proteine quando c'è una carenza enzimatica gastrica e pancreatica. Si osserva un miglioramento nella circolazione, nel metabolismo cellulare, nel riassorbimento post-traumatico.Ha prodotto buoni risultati anche nel trattamento della rinite allergica, nel trattamento di affezioni cutanee umane caratterizzate da infiammazione e prurito ed in forme di leggera colite.

LE MELE
La mela è un frutto originario dell’Asia (sud caucasica) ed è coltivato in Europa (specialmente in Italia e Francia), Stati Uniti, Cina, Russia. Esistono tantissime varietà di mele che si raccolgono in tarda estate, ma sono sul mercato tutto l'anno poiché vengono fatte maturare lentamente in atmosfera controllata; così facendo la loro durata è di molto superiore rispetto alla normale conservazione in celle frigorifere. In realtà le mele fresche sono disponibili fino a gennaio, poi entrano sul mercato quelle conservate in atmosfera modificata.
Al momento dell’acquisto delle mele, bisogna fare attenzione che risultino ben sode e non presentino ammaccature o avvallamenti. Non devono inoltre cedere facilmente con la semplice pressione delle dita; la buccia deve essere brillante, asciutta e senza tagli, inoltre il picciolo deve essere ben saldo al frutto.
Per le mele il marchio di produzione è importantissimo, poiché garantisce norme restrittive sull'uso di sostanze chimiche durante la coltivazione; è consigliato diffidare di "mele" anonime soprattutto fuori stagione. In alternativa ci si può affidare alle mele biologiche.
La conservazione delle mele può avvenire in frigo per oltre un mese, lontano da verdure con foglie poiché le mele producono un gas naturale (l'etilene), che può danneggiarle. Inoltre, durante la conservazione controllate spesso se alcune di esse marciscono: in tal caso, rimuovetele poiché con il contatto, faranno marcire anche le altre. Se volete conservarle a temperatura ambiente dovete tenerle in un luogo fresco, asciutto e lontano dalla luce; così facendo possono durare anche un mese. Oppure se volete conservarle in freezer potete farlo solo previa cottura della polpa.
Le mele in cucina sono usate per tantissime preparazioni: le troviamo nei dolci, nelle macedonie e nelle marmellate. L’Italia, si sta avvicinando da poco ad un uso della frutta nelle pietanze salate: la mela è ben impiegata nella composizione di insalate miste, ma anche nei ripieni di pasta fresca, e nel risotto con le mele (tipico del Trentino).
Le mele sono una buona fonte di fibre (una sola mela assicura il 20% delle fibre di cui abbiamo bisogno ogni giorno per stare bene, e aiutano a tenere basso il livello di colesterolo e a prevenire il cancro), e contengono una buona percentuale di vitamina C, zuccheri e diversi sali minerali, tra cui spicca il potassio. La presenza di pectina (una fibra vegetale), limita e ritarda l'assorbimento di grassi "cattivi" nel sangue.
Dal punto di vista nutrizionale, i contenuti di questo frutto sono equilibrati e completi, anche se l'indice di sazietà non molto elevato non la rende la scelta migliore per uno spuntino: una mela media pesa 2 etti e ha ben 100 kcal.

Settimana ricca....!!!!!

Vi propongo una settimana ricca di una cucina colorata e saporita, che si prepara rapidamente con ricette facili da mettere in pratica, ma soprattutto che vi regala un corpo snello, tonico, tanto buonumore e vitalità.
Niente pane e pasta tradizionale ma piatti sfiziosi come cous cous e riso basmati, spaghetti cinesi, verdure, carne e pesce cucinato con sorprendente originalità.
Questa cucina è caratterizzata dall'impiego di spezie, sapori forti e decisi, che stimolano la circolazione sanguigna e quindi meno ritenzione e meno gonfiori. In più le spezie aiutano ad innalzare il tono dell'umore e quindi si è positivi ed entusiasti, viene meno la voglia di snack e dolcetti pieni di calorie. Questa dieta soddisfa la voglia di carboidrati ma prevede un consumo minimo di cibi lievitati, eliminando cosi i disagi come i gonfiori e le fermentazioni addominali, che rovinano la linea e la salute.
Infatti gli alimenti assimilabili al pane sono poco o per nulla lievitati: il pane azzimo della tradizione ebraica, il naan della tradizione indiana, l'uso della farina di ceci per preparare focacce e dolci nella cucina indiana e mediorientale, adatta anche a chi è celiaco o intollerante al grano.
Questa alimentazione è perfetta sia per le persone che mangiano spesso al ristorante, sia per chi si prepara il cibo a casa, utilizzando ingredienti facilmente reperibili nei supermercati.


Lo schema che vi propongo fornisce circa 1.300 calorie giornaliere, è valido per una settimana e può essere ripetuto per altri 7 gg. In alternativa la dieta può essere seguita una volta al mese per mantenersi in forma stuzzicando il palato. In questo caso dovete aumentare un poco le porzioni
(dovete calcolare 80 gr per i primi piatti) in modo da fornire all'organismo un adeguato apporto calorico quotidiano.
Si possono bere liberamente acqua, tè, tisane non dolcificate, centrifugati di verdura e frutta freschi.
Se vi viene fame tra un pasto e l'altro potete concedervi uno yogurt magro, un frutto fresco di stagione, 2 biscottini all'avena, 2 grissini al sesamo.
Per condire e cucinare sono permessi 5 cucchiaini di olio extravergine di oliva o di semi.
Per cucinare le verdure potete usare il wok (quel tegame che si usa nella cucina cinese) che permette una cottura veloce e senza un uso eccessivo di condimenti. Preparate tutti gli ingredienti prima di iniziare la cottura, così sarà più veloce la preparazione, mescolate spesso gli ingredienti e fateli cuocere velocemente (il wok raggiunge temperature elevate in poco tempo), quando cuocete bocconi di carne o pesce fatene pochi alla volta in modo che non diventino duri.

Per quanto riguarda la prima colazione potete scegliere tra tre proposte da alternare durante la settimana:
1. tortino di banane, un bicchiere di succo tropicale non zuccherato, uno yogurt magro
  1. biscotti speziati o ai datteri, 200 ml di latte parzialmente scremato, una coppetta di macedonia tropicale al naturale
  2. 20-30 gr di pane azzimo con 40 gr di fesa di tacchino, 200 ml di centrifugato di frutta


Per preparare il TORTINO DI BANANE frullate una banana con mezzo bicchiere di latte, anche di cocco se vi piace, e un pizzico di vanillina, versatela in una padella non troppo ampia e cuocete da entrambi i lati come se fosse una crepe, servitela spolverizzata di granella di nocciole o di mandorle.







LUNEDI
pranzo: 60 gr di cous cous vegetariano con zucchine, peperoni, piselli; lattuga e pomodori in insalata, 1 mela
cena: 150 gr circa di gamberi fritti, peperoni, zucchine e carote cucinate nel wok e servite con salsa di soia, 2 fette di ananas al naturale

MARTEDI:
pranzo: lattuga in insalata con 30 gr di tofu, 3 falafel, 1 mela
cena: 2 involtini primavera con peperoni, zucchine, carote cucinate nel wok e insaporite con salsa al rafano (oppure wasabi) 1 fetta di pane azzimo

MERCOLEDI:
pranzo: 60 gr di riso basmati con punte di asparagi, lattuga in insalata con 40 gr di feta tagliata a dadini, 1 pera
cena: 200 gr di agnello arrosto cucinato con erbe e spezie, 50 gr di pane naan, pomodorini in insalata, 2 biscottini allo zenzero

GIOVEDI:
pranzo: 60 gr di miglio con lenticchie, cicorino tagliato fine in insalata, macedonia di frutta tropicale al naturale
cena: 200 gr di tonno fresco alla griglia, peperoni, zucchine e carote cucinate nel wok e condite con salsa di soia, 1 mela cotta con cannella e zenzero

VENERDI:
pranzo: 60 gr di cous cous con verdure e pesce, lattuga, pomodori e fagiolini in insalata, 2 fette di ananas al naturale
cena: 150 gr di pollo al curry, patate al forno, frutti di bosco al naturale

SABATO:
pranzo: spaghetti cinesi saltati con verdure miste, spinaci al vapore con salsa agrodolce, mousse di frutta cotta alla cannella
cena : 150 gr di maiale con zenzero, 50 gr di pane azzimo, songino in insalata, macedonia di frutta tropicale al naturale

DOMENICA:
pranzo: 150 gr di pollo alle mandorle, cicorino in insalata, 50 gr di pane naan, 1 mela
cena: 60 gr di riso basmati con gamberi e zucchine cotti nel wok, pomodori e cipollotti in insalata, budino di vaniglia e zenzero