giovedì 3 marzo 2011

E domani ??

pranzo: 60 gr di cous cous con verdure e pesce, lattuga, pomodori e fagiolini in insalata, 2 fette di ananas al naturale
cena: 150 gr di pollo al curry, patate al forno, frutti di bosco al naturale


IL CURRY

Il masala, noto in Italia con il nome di curry, è una miscela, di origine indiana, di spezie pestate nel mortaio. In altri paesi occidentali, con il termine curry si indica una varietà di piatti della cucina del Sud Asiatico, in particolar modo quella Indiana.
A seconda della formulazione si avrà un curry "mild" ovvero mediamente piccante, o "sweet" ovvero molto piccante, contrariamente a quanto il termine sweet – dolce, potrebbe far pensare. Aromi dal sapore deciso come la paprika, lo zenzero, il pepe, lo zafferano, il peperoncino, che hanno fatto entrare di diritto il curry tra le sostanze afrodisiache. Il perchè di questa scelta così forte è dovuta soprattutto ad un fattore religioso: in India infatti, le varie religioni esistenti, non permettono ai propri seguaci di mangiare alcuni tipi di carne che includono quella di suino e quella di bovino.
Per questo motivo, avendo a disposizione la carne dei volatili, gli Indiani hanno escogitato un metodo per renderla il più saporita possibile. Di certo non avrebbero mai sospettato che il loro pollo al curry sarebbe diventato, col passare del tempo, una ricetta internazionale!

LA PATATA
La patata è un tubero, ossia la parte sotterranea di una pianta. La natura gli ha conferito il ruolo di riserva di sostanze amidacee e nutritive per la pianta stessa, ma anche l'uomo ha saputo trarne vantaggio. Originaria dell'America, iniziò a diffondersi in Europa solo attorno agli inizi del 1800. E' probabilmente il più versatile tra gli ortaggi conosciuti.
Quando le acquistate
sceglietela con la buccia intatta, integra e priva di macchie e grinze, senza germogli e spaccature.
Le patate si conservano molto bene e a lungo, rispettando i seguenti piccoli accorgimenti: è necessario che stiano al buio per evitare che diventino verdi; la temperatura non deve essere nè troppo umida (mai al di sotto dello 0, altrimenti gelerebbe) nè troppo secca (mai al di sopra degli 8° C, altrimenti tende a germogliare), la cantina sarebbe il luogo ideale.
Attenzione alle parti germogliate in cui si sviluppano la solanina e la solanidina, sostanze alcaloidi che provocano leggere intossicazioni.Sono ricche di acqua, sali minerali e vitamine. La presenza di potassio le rende un ottimo alleato contro l'ipertensione. Indicate anche in caso di anemia, mentre i diabetici devono farne un uso moderato.


I FRUTTI DI BOSCO
I frutti di bosco non hanno mai occupato un posto di primo piano nella storia della cucina, forse perché erano un cibo facilmente reperibile e consumato dalla gente di montagna e collina, ma disdegnato dai più ricchi. Troviamo riferimenti a questi frutti più che altro in trattati di medicina relativi alle proprietà benefiche degli alimenti. I frutti di bosco (lampone, mirtillo, ribes, mora e uva spina) in Italia vengono coltivati solo sporadicamente, diversamente da ciò che avviene in altre nazioni.
I frutti di bosco in cucina possono essere proposti come dessert, sotto forma di macedonie o crostate, oppure possono essere gustati fuori dai pasti aromatizzati con succo di limone e miele. Particolarmente buoni e dissetanti sono poi gli sciroppi o i succhi di frutta. Oltre al tradizionale uso come frutta fresca, possono essere impiegati per preparare marmellate o confetture e per aromatizzare i liquori.

Il lampone, dal sapore dolce-acidulo, viene raccolto a fine estate o a inizio autunno; è generalmente di colore rosso, ma può essere anche giallo o ambrato.
Gli usi del
lampone
sono molteplici; dalla preparazione di confetture, coloranti per cosmetici, gelatine, sciroppi, nella pasticceria, negli yogurt e nei gelati.
Il
lampone contiene alte quantità di tannini, vitamina C, acidi organici e pochi zuccheri, per cui è molto indicato sia per gli anziani che per i bambini. Il lampone ha anche proprietà diuretiche, diaforetiche e protettive dei vasi capillari. L'infuso ottenuto dalle foglie può essere utilizzato contro la diarrea mentre l'estratto ottenuto dalle foglie e dalle gemme è utile per la tonificazione dei muscoli nel periodo della gravidanza. La somministrazione terapeutica del lampone può avvenire con lo sciroppo, il vino, il succo, il decotto e l'infuso. Studi recenti hanno messo in evidenza le proprietà antiproliferative del lampone e degli altri frutti di bosco nel caso dei tumori: l'uso di questi frutti rallenterebbe, infatti, lo sviluppo delle cellule tumorali. Ancora il lampone ha proprietà antiossidanti, rinfrescanti e disinfettanti per la gola, si può utilizzare anche sul viso per le impurità.
Il mirtillo è una bacca dal sapore acidulo che cresce tipicamente nelle foreste di montagna. Contiene acido citrico, malico e succinico. Poiché ha la capacità di sopportare molto bene la surgelazione può essere consumato tutto l'anno. È il classico esempio di frutta dinamica le cui calorie variano al variare del contenuto zuccherino (da 25 a 60 kcal/100 g).
Il mirtillo nero cresce in modo spontaneo in Europa, i frutti possono essere raccolti nei mesi di luglio e agosto. In Italia lo si trova nelle Alpi e negli Appennini.
Anche il mirtillo rosso è diffuso nelle Alpi e nell'Appennino settentrionale; le sue bacche sono rosse e hanno un sapore amarognolo.
Il mirtillo blu cresce in modo spontaneo in Europa, le sue bacche sono di colore nero-bluastro e sono molto più insipide rispetto alle altre specie. Il mirtillo è un frutto che può essere consumato fresco oppure utilizzato per la preparazione di bevande, gelatine, marmellate, sciroppi o succhi. Un prodotto particolarmente apprezzato in Francia e Germania è una particolare acquavite ottenuta dalla distillazione del vino di mirtilli, una bevanda blandamente alcolica che viene ottenuta attraverso la fermentazione del succo di mirtillo. Il mirtillo nero è quello maggiormente ricco di principi salutari. Infatti contiene zuccheri e molti acidi, in particolare l’acido citrico (che protegge le cellule) ma anche acido folico, una vitamina molto importante e anche di altri acidi i quali oltre a dare al frutto il suo caratteristico colore, riducono la permeabilità dei capillari e ne rafforzano la struttura, rafforzano il tessuto connettivo che sostiene i vasi sanguigni e ne migliorano l’elasticità ed il tono. Riescono in tal modo a svolgere un’azione antiemorragica nonché contro i radicali liberi. L’insufficienza venosa è un patologia che colpisce un gran numero di persone e secondo gli ultimi dati è una malattia in costante aumento. Un metodo sicuramente efficace e già testato è quello che ricorre alle proprietà benefiche del mirtillo, particolarmente indicato per i pazienti colpiti da questa patologia. Tutte questa sostanze poi favoriscono e aumentano la velocità di rigenerazione della porpora retinica, migliorando la vista specialmente la sera, quando c’è poca luce.
Il mirtillo rosso (ricco di ferro, vitamina C e fibre) ha frutti molto saporiti e generalmente vengono utilizzati per la preparazione di ottime marmellate. In medicina i mirtilli rossi vengono utilizzati al prevenire e curare le infezioni alle vie urinarie (in particolar modo la cistite provocata da Escherichia coli); la sua efficacia è apprezzabile anche per quanto riguarda le micosi e i virus. Quantità ridotte di mirtilli rossi possono ridurre il livello di calcio nell’urina, evitando situazioni di aggravamento, per chi soffre di calcoli renali. La sua utilità è dimostrata anche come coadiuvante in caso di diarrea, nelle stitichezze, e nei problemi legati al colon irritabile e alle emorroidi. Infine, i mirtilli rossi hanno anche la capacità di attenuare i piccoli inestetismi della pelle quale la couperose. I mirtilli rossi possono essere gustati con l'aggiunta di un po' di succo di limone e zucchero, magari “accompagnate” da more e lamponi, a costituire la classica coppa di frutti di bosco. Anche la grappa che si ottiene dalla macerazione di questi frutti (con un alto grado alcolico), ha un sapore intenso e delicato.
Una buona tisana al mirtillo risulta particolarmente indicata contro gli eczemi e la forfora: proprio in virtù della sua azione purificante e curativa, essa è in grado di attenuare le eruzioni cutanee e la forfora. Per ottenere risultati apprezzabili, è opportuno berne 1 tazza 3 volte al giorno. In aggiunta, si può utilizzarla per effettuare impacchi e abluzioni.
Gli impieghi di una tisana al mirtillo sono diversi:
Tisana di mirtillo contro la dissenteria nei bambini piccoli soprattutto neonati e lattanti. La tisana deve essere molto forte e non addolcita.
Tisana di mirtillo contro le emorroidi: molto utile per lenire i dolori provocati dalle emorroidi: bere 1 tazza di tisana di foglie essiccate di mirtillo 3 volte al giorno, per un periodo di almeno 3 settimane.
Tisana di mirtillo contro disturbi alla vescica e ai reni: svolge un'azione antisettica sulle vie urinarie e le fortifica. In caso di cistite o debolezza cronica dei reni bere 1 tazza di tisana 3 volte al giorno
Gli ultimi dati giunti dall’America circa la prevenzione all’Alzheimer, indicano nel frutto del mirtillo nero (meglio se consumato sotto forma di tisana), un potente antidoto per migliorare la memoria ed ottenere un effetto positivo sull'equilibrio e sulla coordinazione motoria. Tale effetto è stato riscontrato dagli scienziati dell’Università Tufts, a Boston. Dopo aver sottoposto alcuni piccoli topi "anziani" ad una dieta arricchita di bacche blu, gli studiosi hanno osservato un notevole miglioramento delle loro attività motorie e comportamentali. Anzi, il processo di invecchiamento sembrava addirittura retrocedere. Le molecole responsabili di questo straordinario “ringiovanimento" sono le "antocianine", sostanze naturali che conferiscono al frutto il caratteristico colore azzurro, presenti, con una diversa percentuale, anche nelle fragole e negli spinaci. Le antocianine intervengono neutralizzando i radicali liberi, che “stressano” le cellule ,facendole invecchiare prima e spesso danneggiandone il Dna, fenomeno che porta alla degenerazione tumorale.Negli Stati Uniti la salsa che si ricava dai mirtilli fa parte del pranzo del Giorno del Ringraziamento. La tradizione ci riporta che i Padri Pellegrini, appena sbarcati, utilizzassero spesso i mirtilli che crescevano abbondanti in quelle regioni. Si dice addirittura che, durante la Guerra di Secessione, nel Thanksgiving Day del 1864, il generale Grant ordinò che la salsa di mirtilli venisse servita alle truppe insieme al solito rancio…e da quel momento in poi non è stato più concepibile, secondo la tradizione, un pranzo del ringraziamento senza questo ingrediente. Ecco come preparare una veloce salsa ai mirtilli: sciacquare i mirtilli e scolarli; in una pentola scaldare l'acqua, unire lo zucchero e aspettare che si sia completamente dissolto. Quando il liquido raggiunge l'ebollizione, versate i mirtilli. Regolare il fuoco in modo che la salsa rimanga in ebollizione e cuocere fino a che i mirtilli non si aprono del tutto e non si raggiunge la consistenza desiderata. Togliere la pentola da fuoco, far raffreddare la salsa e metterla in frigorifero.
La Mora – con questo nome si definisce sia la mora di rovo (rossa e nera) sia la mora di gelso (rossastra). Mentre il rovo cresce spontaneamente nelle nostre campagne e nei boschi, il gelso viene coltivato (le foglie del gelso servono come alimento per il baco da seta); i frutti maturano nei mesi estivi e vanno mangiati appena colti, perché sono difficili da conservare. Le more sono ricche di vitamina C e acidi organici.Della pianta si è soliti utilizzare le radici, le foglie, i giovani germogli ed i frutti.
Ma per apprezzare appieno le molte proprietà del rovo, occorre non soffermarsi ad esaminare solo il frutto, e prendere invece in considerazione tutta la pianta: oltre alle more anche le foglie, la corteccia e le radici possono infatti essere utilizzate in erboristeria, in virtù delle loro spiccate proprietà terapeutiche.
Sin dai tempi antichi si consigliava, e si consiglia tuttora, di masticare le foglie di mora qualora si soffra di gengive deboli e sanguinanti. E’ quindi ottimo il decotto che si può facilmente trovare nelle nostre erboristerie! Le foglie vengono spesso anche utilizzate in impacchi e tisane che leniscono i dolori derivanti dalle ulcere gastriche o della pelle, come quelle derivate dai geloni alle mani ed ai piedi.
Non va inoltre dimenticato anche il potere astringente della pianta, ottimo in caso di problemi gastroenterici!


Il ribes è un frutto costituito da piccole bacche unite in grappoli di colore rosso, bianco e nero. Ha un sapore dolce e acidulo e matura fra giugno e agosto. Ci sono tre varietà principali di ribes: quello rosso, quello nero e l'uva spina. Contiene una buona quantità di vitamina C . Questa pianta è nota per le sue proprietà anti-infiammatorie, antidolorifiche e antiallergiche. Esse sono in parte legate alla sua azione di tipo cortisonosimile, dovuta ad uno stimolo diretto sulla corteccia surrenalica.
L'azione anti-infiammatoria di questa pianta non provoca danni allo stomaco, combatt la fragilità dei vasi sanguigni, mostrando quindi un'azione capillaroprotettiva, ormai ben dimostrata sia a livello del microcircolo retinico sia di quello periferico. E' inoltre
antiossidante, aiuta a combattere i radicali liberi responsabili di invecchiamento e degenerazione della salute. Può aumentare la pressione arteriosa a causa della sua azione di tipo cortisonosimile, per cui va usato con cautela nel paziente iperteso. Alcuni dei benefici comprendono la riduzione della febbre, mite lassativo, astringente, aumento dell'appetito, la pulizia del sangue, le proprietà diuretiche e digestive.
Inoltre, si ritiene che il tè a base di ribes foglie secche aiuta i sintomi della gotta e dei reumatismi. .


L'uva spina è una varietà di ribes con acini di colore giallo o verde pallido, dal sapore acidulo. In Italia è poco usata e difficile da reperire, perché il degrado ambientale ne ha limitato la diffusione spontanea. Viene anche detta uva marina, uva spinella, uva dei frati, uva ursina. Le proprietà medicinali dell'uva spina sono notevoli; nei paesi dell'Europa orientale estratti o infusi di fiori, frutti e radici vengono impiegati per l'azione rimineralizzante, digestiva, diuretica e decongestionante del fegato. Le peculiari proprietà antinfiammatorie della piante sono anche utilizzate per la cura di artriti, reumatismi e infiammazioni digestive.





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